Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 30 settembre 2017.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Differenze nelle risposte cerebrali tra uomini monogami e uomini non monogami. Uno studio condotto da Hamilton e Meston ha rilevato e analizzato le risposte funzionali del cervello di 10 uomini monogami e 10 non monogami a stimoli romantici ed erotici. Il sistema a ricompensa cerebrale era più attivato negli uomini monogami quando esposti a stimoli romantici. In particolare, le aree più attivate nell’encefalo dei monogami erano tutte nell’emisfero destro ed includevano il talamo, lo striato, il pallido, il nucleo accumbens, l’insula e la corteccia orbitofrontale. Al contrario, gli stimoli volti a determinare eccitazione sessuale non hanno fatto registrare differenze significative nelle reti attivate nel cervello dei due gruppi di volontari. [Cfr. Arch Sex Behav. – AOP doi: 10.1007/s10508-017-1071-9, 2017].

 

Effetti sociali di ormoni e castrazione nei primati. Il macaco del Giappone (Macaca fuscata), noto per un’organizzazione sociale mirabile che ricorda quella delle società umane per struttura ed articolazione dei ruoli, presenta un controllo ormonale della sessualità e neuroendocrino del comportamento che possono essere accostati ai nostri. Testosterone e glucococorticoidi sono associati al rango di dominanza secondo un modello tipico dei primati, uomo incluso. Uno studio concepito per valutare la possibilità di impiegare la castrazione maschile come drastico “sistema contraccettivo” per limitare l’eccessiva prolificità della specie, ha messo in rilievo che i maschi privi dei testicoli presentavano una minore aggressività e, sebbene non mostrassero indici della gerarchia lineare, conservavano la gerarchia sociale. La cura e le attenzioni corporee ricevute dalle femmine riducevano il livello di glucocorticoidi (mediatori dello stress) sia nei castrati che nei maschi normali. Complessivamente, lo studio ha dimostrato che la mancanza di testosterone testicolare causata dalla castrazione non alterava in alcun modo rilevabile i rapporti sociali dei maschi in seno al sistema sociale. [Takeshita R. S. C., et al. Physiol Behav. 181: 43-50, 2017].

 

Il D-aspartato ha mostrato proprietà terapeutiche nella sclerosi multipla. Afrei dell’Università di Tehran, insieme con D’Aniello della Stazione Zoologica di Napoli “Anton Dohrn” ed altri colleghi, hanno sperimentato in un modello murino di sclerosi multipla (EAE, experimental autoimmune encephalomyelithis) il D-aspartato. L’acido aspartico, aminoacido bicarbossilico affine al glutammato dal quale differisce per avere un solo gruppo CH2 invece di due, è considerato un neurotrasmettitore eccitatorio minore, non immagazzinato in vescicole ed attivo esclusivamente sui recettori NMDA. La sperimentazione ha dimostrato che il D-aspartato possiede proprietà neuroprotettive in grado di prevenire lo sviluppo di EAE nel topo. La possibile efficacia nell’uomo dovrà essere valutata [Afrei S., et al., J Food Drug Anal. 25 (3): 699-708, 2017].

 

Terapia della luce per l’affaticamento associato alla sclerosi multipla. La stanchezza insorta senza aver compiuto particolari sforzi, ossia la facile affaticabilità, è uno dei sintomi più frequentemente riportati dai pazienti affetti da sclerosi multipla, e considerato da un quarto di essi il più invalidante. Mateen e colleghi della Harvard Medical School e del MIT hanno sperimentato un protocollo di bright white light su pazienti con un punteggio uguale o superiore a 36 alla Fatigue Severity Scale. La terapia della luce si è rivelata uno strumento non invasivo, di basso costo, autosomministrabile e di sicura efficacia. [Medicine (Baltimore) 96 (36): e8037, Sep. 2017].

 

Un caso di pneumoencefalo e convulsioni per un’iniezione epidurale di steroidi. Sorber del Centro Medico Christus Good Shepard di Longview in Texas, e colleghi del Good Samaritan Hospital Medical Center di West Islip (New York), hanno descritto il caso di una donna di 34 anni che, a distanza di 18 ore da un’iniezione epidurale di steroidi per un acuto dolore lombare, ha sviluppato un pneumoencefalo associato a convulsioni, cefalea, segni neurologici focali e alterazione della coscienza. L’incidenza esatta di effetti indesiderati da iniezioni epidurali non è nota; tuttavia, l’esame della pubblicistica clinica sull’argomento, indica questa evenienza come estremamente rara, e rarissima è l’insorgenza di pneumoencefalo, in genere senza complicanze.

La paziente, sette giorni dopo il ricovero, è stata avviata ad un centro di riabilitazione, dove il trattamento le ha consentito un progressivo recupero; ma, oltre un mese dopo la risoluzione, persisteva il sintomo della debolezza delle braccia. Si è scelto di dare notizia di questo caso perché, come temono gli stessi autori dello studio, è probabile che la persone colpite da questo tipo di danno iatrogeno siano molto più numerose e sfuggano al rilievo diagnostico in quanto, in molte circostanze, come nel caso di varie malattie neurologiche in persone di età più avanzata,  si rischia che le manifestazioni cliniche possano essere attribuite allo stato patologico pregresso.

[Am J Emerg Med. AOP Sep 18 doi:10.1016j.aiem.2017.09.030., 2017].

 

Gli ormoni sessuali potrebbero essere impiegati nella terapia della schizofrenia. Valutando gli effetti di estrogeni e testosterone sul cervello durante lo sviluppo adolescenziale e nella schizofrenia alla luce di quanto emerso da studi su animali, sul cervello umano post-motem, su soggetti volontari mediante risonanza magnetica e in trials clinici di trattamenti basati su steroidi sessuali, Owens e colleghi dimostrano l’importante influenza di questi ormoni sui processi cerebrali alla base della cognizione e delle emozioni e rilevano potenziali effetti benefici e nocivi nella schizofrenia, suggerendo ulteriori studi per un eventuale impiego terapeutico. [Cfr. J Neuroendocrinol. AOP - doi:10.1111/jne.12538, Sep 23, 2017].

 

Nei cani la preferenza destra o sinistra (mancini) influenza l’abilità di trovare il nord? Il cane, come l’uomo, presenta una preferenza laterale, anche se non è evidente come nei primati che hanno l’uso delle mani. Un’altra abilità innata del cane è quella dell’allineamento magnetico in rapporto al campo magnetico della terra, mediante il quale trova l’orientamento verso il nord o verso il sud. Adamkova e colleghi si sono chiesti se la lateralità può compromettere l’allineamento magnetico e viceversa. Gli esperimenti sono stati condotti con cani mancini, destripedi e, in maggioranza, ambidestri. I risultati non sono stati univoci, evidenziando una prevalenza  dell’orientamento magnetico (pull of the north) particolarmente nelle specie di piccola e media taglia, nelle femmine, nei più anziani e nei cani con una definita preferenza a destra o a sinistra. Meno significativa l’interferenza nei maschi, nei cani più giovani e negli ambidestri. In conclusione, l’interferenza esiste e dovrà essere tenuta in conto negli esperimenti comportamentali sui cani. [PLoS One 12 (9): e0185243, Sep 25, 2017].

 

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BM&L-30 settembre 2017

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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